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Città d'Arte

Vicenza e le suggestioni della notte

Vicenza, è la città che il turista non si aspetta di incontrare. Tra le città italiane è inaspettatamente quella che vanta un maggior numero di complessi monumentali in rapporto alla sua estensione. Lo storico dell’arte francese Luois Courajod alla metà dell’Ottocento la descrisse come “luogo benedetto dal cielo, uno di quei nidi preparati dalla natura per la nascita dell’arte italiana”.

Eletta Patrimonio Unesco dal 1994,  Vicenza costringe il turista a passeggiare con il naso all’insù, presentandosi come un museo a cielo aperto dell’architettura classica dell’età rinascimentale, divenuta modello in tutta Europa. E’ una città d’autore la Vicenza di Andrea Palladio, che nella magnifica Basilica lasciò uno dei suoi capolavori assoluti, assurto a simbolo della città stessa.

 

Vicenza è anche il punto di partenza ideale per visitare straordinarie ville che rappresentano un patrimonio unico del territorio veneto. La mattina della domenica sarà dunque dedicata a Villa Valmarana ai Nani, fastosa residenza di campagna inserita in un parco secolare, tra i declivi dei Monti Berici. Nel 1757 la Palazzina e la Foresteria, che affiancano la residenza padronale, furono decorate da magnifici affreschi ad opera di Giambattista Tiepolo e di suo figlio Giandomenico, veri e propri capolavori della pittura italiana del XVIII secolo.

 

Un confronto non solo tra due artisti, ma anche tra due mondi, con divinità ed eroi  da una parte, nobili e contadini dall’altra, specchio di un’epoca al tramonto e dell’ineluttabile fine della Serenissima.

Per la pausa pranzo verremo accolti nel Caffè Villa Valmarana, affacciata sulla incantevole Valletta del Silenzio.

Benvenuti nel Natale di Napoli

Cosa c’è di più suggestivo che entrare nella magica atmosfera prenatalizia con una visita a Napoli il a Dicembre? Il presepe è Napoli e Napoli è il presepe! Passeggiando lungo i Decumani e tra le strette viuzze del cuore pulsante della città partenopea, in direzione di San Gregorio Armeno, la celebre e animatissima strada dei maestri presepi ali, non mancheremo di meravigliarci della bellezza delle tante chiese, piazze e palazzi che incontreremo, dal Duomo a San Lorenzo e Santa Chiara, fino a tuffarci nel fascino di via Toledo e giungere alla eleganti piazze del Municipio, Trento e Trieste e del Plebiscito. Un’ esperienza indimenticabile che appagherà tutti i nostri sensi, un viaggio tra profumi, suoni, colori e sapori di uno dei periodi più belli dell’anno!

 

La Porta del Cielo

A Siena si torna sempre con gioia perché è una città dell’anima, con la sua autentica bellezza medioevale inserita in scenari simbolo della civiltà italiana nel mondo. Aggirarsi tra i vicoli del centro storico, lasciarsi sedurre da un patrimonio artistico di rara bellezza, fare una sosta per degustare un bicchiere di Chianti è un’emozione che trasforma il viaggio in un’esperienza.

Siena non finisce mai di sorprendere, così come i suoi straordinari monumenti che rivelano ancora, dopo secoli, novità imprevedibili, come quelle che riguardano la “Porta del cielo”. Dopo un laborioso restauro sono stati recuperati alcuni ambienti collocati proprio sotto la copertura del Duomo, ad un passo dal cielo. Salire fin lassù rappresenta un’avventura entusiasmante, un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio, una sfida ad entrare nel “ventre dell’architetto”. In questi spazi, rimasti nell’oblio per centinaia di anni, si mossero quegli architetti e quelle maestranze il cui genio e le cui capacità hanno dato vita ad un capolavoro assoluto dell’architettura medioevale europea. Poter vedere per la prima volta dopo tanto tempo le firme graffite sui muri ed gli strumenti del mestiere di questi ingegnosi protagonisti è qualcosa in più di una testimonianza della storia dell’architettura.

Recentemente è data al pubblico la possibilità di ripercorrere questi antichi passi, attraverso un percorso aereo che si snoda sui ballatoi che corrono sulla sommità del tempio, lungo tutto il suo perimetro. Da lassù si godono inedite vedute sia verso l’interno della chiesa, popolata di opere d’arte, che verso l’esterno sulla città. Si raggiunge poi il terrazzino che si apre dietro il prospetto della facciata su Piazza del Duomo, con lo Spedale di S. Maria della Scala a definire lo sky line, e quindi il ballatoio della controfacciata da dove la vista della navata centralea volo d’uccello è davvero mozzafiato.

 

Il Duomo di Siena rappresenta ancora oggi non solo uno dei capolavori assoluti del periodo romanico-gotico, ma anche l’identità di una città e della sua cultura. E’costituito da un grandioso complesso di edifici fondati nel XII secolo, in coincidenza con lo sviluppo della vita comunale, ma completato nel corso dei secoli per dar vita ad un colossale sogno di grandezza. Nella fabbrica hanno lasciato il segno del loro passaggio i massimi maestri italiani, da Nicola Pisano a Donatello, da Michelangelo a Gian Lorenzo Bernini.

Non potrà mancare la visita alla monumentale Libreria Piccolomini; al Museo dell’Opera Metropolitana per ammirare la Maestà di Duccio di Boninsegna, capolavoro ed emblema della pittura senese; alla cripta con i suoi imperdibili e colorati affreschi, una straordinaria scoperta dell’ultimo ventennio.

 

 

Vita da re: regge e tartufi

Venaria è stata la Versailles di casa Savoia. Lo spettacolare complesso, costituito dalla reggia e dal parco, fu realizzato tra il Seicento ed il Settecento per il Duca Carlo Emanuele II di Savoia come luogo di delizie, dove praticare la caccia, sontuosi balli e spettacolari ricevimenti. Il tipico linguaggio barocco, intonato alla magnificenza, fece dell’insediamento un modello dell’architettura monumentale europea e lo spazio scenico dell’assolutismo monarchico. Iscritta dal 1997 nella lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco, la reggia dopo laboriosi restauri è divenuta un polo di attrazione turistica, particolarmente accattivante anche per l’allestimento del percorso di visita firmato dal regista inglese Peter Greenaway.

In questi ambienti fastosi, primo tra tutti il celebre “teatro di luce” della Galleria Grande, come pure nel parco, che simboleggia l’immensità della natura, anche il visitatore di oggi si lascia stupire e catturare dalla filosofia del piacere come stile di vita. Visitare Venaria non offre solo l’opportunità di godere di un gioiello unico del patrimonio artistico italiano, ma di rivivere le atmosfere esclusive della vita regale e della gioia di vivere.

 Tra le delizie destinate al Re e ai cortigiani la gastronomia aveva un ruolo di primaria importanza, trasformando la tavola in succulenti spettacoli. Tra le prelibatezze al primo posto nel Piemonte del XVIII secolo si impose il tartufo bianco, imposto come essenza di piacere superiore presso tutte le corti europee. Conosciuto già nel mondo antico, amato nel Rinascimento per l’effetto estatico del suo aroma, definito da Gioacchino Rossini “il Mozart dei funghi”, il tartufo bianco di Alba rappresenta uno dei prodotti agroalimentari italiani maggiormente apprezzati a livello internazionale.

La cittadina di Alba è la capitale delle Langhe, un caratteristico sistema collinare punteggiato da vigneti, noccioleti, castagneti, casolari, castelli e borghi arroccati. Alba conserva un bel centro storico medioevale, di forma circolare, con pittoresche torri e case-forti che si anima proprio in occasione della grande kermesse autunnale dedicata al tartufo.

 

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