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Passeggiate romane

Quartiere Coppede'
 
Il nostro itinerario domenicale riguarderà il Quartiere Coppedé, che certamente tutti noi che viviamo a Roma conosciamo ma che vogliamo farvi apprezzare al meglio con storie e aneddoti. Il quartiere Coppedè è una sorta di bizzarra scenografia teatrale,  che ha mantenuto inalterato nel tempo il suo fascino fiabesco. Il complesso di palazzine e villini prende nome dal celebre architetto che lo progettò e realizzò tra il 1913 ed il 1926 per la borghesia emergente della capitale.  Le architetture nella loro esuberante decorazione rappresentano un unicum del gusto eclettico d'inizio Novecento, in cui allo stile Liberty e  Decò si associa un  fantasioso ed originale repertorio di motivi ornamentali. Le piazze ed i palazzi scaturiti dalla fantasia di Gino Coppedè sono stati fonte di ispirazione per il cinema e la fiction, mentre negli sfrenati anni Sessanta  i Beatles  fecero il bagno  vestiti nella Fontana delle Rane dopo un loro concerto tenuto nella vicina discoteca Piper! 

Il Ghetto

Il Ghetto è un angolo di Roma in cui si respira un’atmosfera unica, che fa da cornice ad una delle anime della nostra città. Qui strade, piazze e vicoli sono disseminati di testimonianze che raccontano la storia dell’antico “serraglio degli ebrei”, in parte sacrificato alla fine dell’Ottocento per la costruzione dei muraglioni del Lungotevere. L’originaria area del rione Sant’Angelo, compresa tra il Teatro di Marcello e la sponda del fiume di fronte all’isola Tiberina, era stata delimitata nel 1555, per volontà di Paolo IV Carafa, da un muro con tre porte, all’interno del quale la comunità degli ebrei per secoli visse e praticò le sue attività. Il muro infatti fu abbattuto solo nel 1848 su iniziativa di papa Pio IX. Passeggiando tra il Portico d’Ottavia, sede dell’antica Pescheria presso la suggestiva chiesa di Sant’Angelo, e la via del Tempio si incontreranno tante tracce di un tempo andato e della Roma sparita, ma anche della storia più recente, in una sorta di palinsesto cronologico e storico. Nella Sinagoga eretta entro il 1904 in uno stile eclettico che sposa motivi assiro babilonesi a quelli tipici dell’art nouveau, si potrà visitare l’interessantissimo Museo ebraico, il cui eccezionale patrimonio non è solo un segno della memoria, ma anche un “laboratorio della convivenza”.

Infine, non potrà mancare una sosta gourmet per una degustazione di piatti kosher.

La magia del Teatro

Una visita speciale al Teatro Argentina 

Il teatro si sa ha una magia in più e se ad ospitare lo spettacolo è uno luogo speciale come il Teatro Argentina vale la pena soffermarsi qualche minuto per osservare ed apprezzare particolari che forse non avevamo mai notato. E noi vogliamo mostrarvi i luoghi segreti di questo storico e affascinante Teatro come non li avete mai visti! Vi proponiamo una visita speciale al Teatro Argentina , uno dei teatri all’italiana più belli al mondo.

Il percorso si svolgerà sotto forma di un piccolo spettacolo teatrale, dove dei giovani attori dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, guideranno i visitatori/spettatori in alcuni dei luoghi più significativi dal punto di vista storico e archeologico.

Un percorso nel Teatro e di teatro,  tra storie e memorie: il museo, il foyer, il palcoscenico, la sala sino a concludersi nel refettorio del convento dei benedettini dell’Abbazia di Farfa, che insiste nell’area archeologica fra il Teatro e la Curia di Pompeo, luogo dell’uccisione di Giulio Cesare.

Gli attori daranno quindi voce alle grandi opere teatrali che sono state rappresentate proprio al Teatro Argentina, molte delle quali per la prima volta. Si reciteranno dunque Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello, Sem Benelli, le cronache dei viaggiatori stranieri di passaggio a Roma dai taccuini di Goethe e di Stendhal, i divertenti sonetti del Belli ed infine l’orazione funebre di Antonio nel Giulio Cesare di William Shakespeare.

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